TEATRO@FACTORY

il teatro puro è tecnologico ?

Sabato 30 ore 21:30 “Con chi” di e con Valerio Malorni giugno 29, 2007

Filed under: spettacoli ospitati giugno/luglio 2007 — virtu3demile @ 1:44 PM

CON CHI
di e con Valerio Malorni
Assolo con tendenze all’amicizia
Un uomo non percepisce il limite come confine, come terra di viaggi, andirivieni. Vorrebbe partire, e rimane senza terra, fantasma di una teoria. Segue il filo che trascende il pazzo; il pazzo si fa eremita, saggio e solo. Storia di un credente che vorrebbe poter comunicare, accadere, favola di un eroe che si scorda di essere uomo, perduto nel mondo, solo, tra necessità e possibilità. La temperanza della logica, la stravaganza del credere. La solitudine che ci compete e che ci sbriciola; che ci denuncia. Da una consapevolezza negativa può nascere un cosciente spirito positivo di disequilibrio, di comprensione, di messa in gioco, di desiderio e volontà su questo mondo, giorno per giorno, nel dubbio che oggi sia il giorno più grande: l’ultimo.

conchi-factory.jpg

 

:: VIDEOVORA :: GIOVEDì 28 GIUGNO giugno 24, 2007

Filed under: spettacoli ospitati giugno/luglio 2007 — virtu3demile @ 3:52 PM

Il 28 Giugno dalle ore 18 in poi,

presso la Factory di Riva Ostiense avrà luogo

VIDEOVORA

esperimento aperto a tutti i videomakers e non…per realizzare un’opera collettiva sulla Factory–Idrovora.

“Il richiamo è: siate felici siamo tutti autori”

“Da qui siamo pronti a chiederci se ciò che facciamo dal punto di vista compositivo è ancora frutto del lavoro di un autore, oppure è piuttosto il frutto di un’esperienza, di un laboratorio di nuovi disegnatori di cognizioni. Dal latino autore è auctorem, chi crea, chi fa crescere, derivato da augere (‘far crescere’). Ma chi è questo soggetto che, per generare una pittura, costruisce il bozzetto al computer, catturando immagini da contesti informativi e pubblicitari diversi, poi ridisegna sulla macchina, sfruttandone le proprietà, le sorti del collage elettronico ed infine estrae da quel monitoraggio un’iconografia definitiva? Chi è quest’artista concettuale che usa tutti gli strumenti di compilazione dell’oggetto comunicativo, compiendo degli atti e avvalendosi della collaborazione della realtà quotidiana in tutte le sue sfaccettature? Chi è quest’artista che usa da una parte e assoggetta dall’altra una quantità enorme di possibilità semantiche disperse nello spazio della metropoli? E’ possibile dunque parlare di nuovi dispositivi di metamorfosi dell’autore? O più semplicemente è il caso di rivelare un dispositivo unico di creative commons”?

(Gabriele Perretta, Officine senza nome. Dispositivi sulla metamorfosi dell’autore, Roma 2000).

videovora.jpg
Sulla traccia delle Officine senza nome,

la serata sarà introdotta da un workshop

di Gabriele Perretta

con una selezione da Videofusion1

(Anonima di-chi-sì-lu-son, Future Planet, G.P. Mutoid, Cast).

Modus operandi: durante la serata tutti i visitatori-partecipanti, muniti di macchine fotografiche, videocamere, pc portatili o anche solo di un’ idea, realizzeranno i frammenti video che saranno inseriti nell’opera collettiva.

Timing:

I contributi saranno accettati durante tutta la serata.

ore 18 – 19 workshop

ore 20 – 24 attivazione creazione collettiva e raccolta dei materiali d’archivio dove compare l’idrovora.

ore 21 pausa cena

ore 24 – 02 tre postazioni di montaggio collegate a videoproiettori riceveranno e diffonderanno i materiali nel processo di montaggio.

ore 02:15 termine sessione, masterizzazione finale.

Il 1 luglio 2007 – ore 21 alla Galleria studio.ra, in via Bartolomeo Platina, 1F – Roma (www.studiora.eu – Tel. 06-45495639), verrà esposto il risultato finale della serata VIDEOVORA. L’opera collettiva sarà inserita nel catalogo in rete della Galleria, proposta in un esemplare unico e messo all’asta. Il ricavato sarà devoluto per i lavori di ristrutturazione della Factory.

Ambientazioni sonore: EPS e Comer.

Credits: VIDEOVORA è ideato da Emiliano Campagnola http://www.vite3.it, in collaborazione con Galleria studiora.eu /1F Media Project, POLILAB2000 e Bristol Videomakers.

Per info: 3381439845 – 0645495639 – mail: info@vite3.it – info@studiora.eu

QUESTE LE TRE SEQUENZE CHE COMPONONO IL MONTAGGIO FINALE GENERATO DA UN’ALGORITMO ADECISIONALE.

 

Locandina programma giugno 21, 2007

Filed under: Uncategorized — virtu3demile @ 12:58 am

locandina-1-teatrofactory.jpg

 

Studio K La notte poco prima delle foreste giugno 20, 2007

Filed under: spettacoli ospitati giugno/luglio 2007 — virtu3demile @ 9:39 am

TEATRO@FACTORY

Mercoledì 21 ore 21:30
Studio K
La notte poco prima delle foreste
Racconto d’amore metropolitano

di Bernard-Marie Koltès

di e con Saba Salvemini

salvemini1.jpg

Una storia d’amore, di bisogno d’amore. Un racconto intimo, quasi sussurrato al pubblico, con leggerezza. Così Saba Salvemini interpreta la parola di Koltès in questo monologo che si basa su La notte poco prima delle foreste per trasformarsi in Racconto d’amore metropolitano.
Nella pièce uno straniero abborda un giovane in una notte di pioggia. Per Salvemini, Koltès disegna in questa storia un mondo a rovescio in cui solitudine, lavoro, denaro, interessi personali hanno preso il sopravvento, e sceglie come paladino dell’amore un uomo della strada diretto e determinato, che cerca una soluzione, un compagno, l’amore. Dunque una storia che sembra suggerirci una via per tornare ad amarci e ad amarsi.
Per raccontarla ecco Studio K, dove la scrittura diretta e poetica di Koltès viene restituita con una grande leggerezza, lasciando respirare il testo e facendo emergere quel senso ultimo leggero e impalpabile che l’autore sembra suggerire.
Saba Salvemini, diplomato allo Stabile di Genova, ha lavorato tra l’altro nella Compagnia delle Formiche diretta da Gianpiero Borgia, ed è alla sua prima creazione autonoma, che ha anche una particolarità: il lavoro nasce come studio e rimane espressamente tale. Ogni replica è in sostanza una prova aperta. Un modo in più per dilatare all’infinito la ricerca di amore dello straniero di Koltès e l’opera stessa dell’autore francese, in un monologo che non avrà mai un suo punto di arrivo definitivo.

Prima dello spettacolo di Saba Salvemini, a sorpresa :

uno studio su
CLITEMNESTRA di
Marguerite Yourcenar

con ANNIKA STRØHM

immagine-3.png

Situazione perpetua: Una donna e un uomo si sposano. L’uomo deve conquistare il mondo e va in guerra. Per una donna esiste solo un uomo nel mondo. La donna aspetta il suo ritorno. Il tempo passa. L’uomo ritorna. Il tempo passa. L’uomo deve conquistare il mondo e va in guerra. Per una donna esiste solo un uomo nel mondo. La donna aspetta il suo ritorno. Il tempo passa. L’uomo ritorna. Il tempo passa. L’uomo deve conquistare il mondo e va in guerra. Per una donna esiste solo un uomo nel mondo. La donna aspetta il suo ritorno. L’uomo ritorna. La donna uccide l’uomo. La donna viene arrestata. Davanti ai giudici la donna si dichiara colpevole. L’ uomo ritorna.

Confessione d’attrice: Parole, parole, parole che mi legano a una vecchia ripetizione di frasi già dette, già digerite…ci ripetiamo addosso e non trovo nuove fresche parole per esprimere di che cosa si tratta. Mi sento in catene. Devo dare una presentazione di questo lavoro e sento prima di scrivere che le parole mi pesano con la loro storia, con i loro significati memorizzati, che si ripetono e che risuonano nelle orecchie da millenni e millenni e millenni. Basta parole. Basta con il ritornello dei nostri pensieri, delle nostre vite. Basta soffocare il suono del cuore con il suono di vecchie parole. Basta! Basta! e Basta!

 

Come comprendere ed utilizzare un Norvegese giugno 14, 2007

Filed under: spettacoli ospitati giugno/luglio 2007 — virtu3demile @ 1:33 PM

Come comprendere
ed utilizzare
un Norvegese

Work in progress logonorvegese.jpg
con Alicja Ziolko (Oslo)

testo Odd Børretzen
 (Oslo)

idea e regia di Emiliano Campagnola (Roma)

Una commedia sull’ironia di una popolazione che crede di non avere ironia.
Il Norvegese è una prova d’attrice sulla propria nazionalità, una performance che presenta con melodie tradizionali scandinave, corsi di italiano per grammofono, uno spassoso e coinvolgente Tango Glaciale.
(Il Norvegese viene in una serie di modelli diversi, per taglia e sesso.
Per praticità in avanti sarà indicato come Il Norvegese).
Come comprendere ed utilizzare un Norvegese per assicurare i migliori risultati – e la maggiore durata – una guida per il corretto, trattamento, bilanciamento, preservazione, manutenzione, calibrazione e utilizzo (e anche come proteggersi e difendersi da…) il Norvegese.
La guida essenziale per coloro che hanno acquistato, o che conoscono qualcuno che abbia acquistato o che conoscono qualcuno che abbia prestato interesse per un Norvegese.

http://www.alicjaziolko.com

norfactory3.jpg

 

I quaderni di Lia Traverso di e con Carlotta Piraino giugno 9, 2007

Filed under: spettacoli ospitati giugno/luglio 2007 — virtu3demile @ 9:02 am

immagine-2.png

I quaderni di Lia Traverso
E’ racconto che nasce durante il laboratorio che Ascanio Cele-stini ha tenuto all’università Roma Tre nel gennaio 2004, laboratorio che ha costituito una delle tappe di ricerca del suo ultimo lavoro sulla memo-ria del manicomio “La pecora nera. Elogio funebre del mani-comio elettrico”.

Nel corso di questo lavoro, so-no state raccolte le testimo-nianze di chi ha lavorato al Santa Maria della Pietà come infermiere o medico, vivendo direttamente il dramma del-l’istituzione e battendosi a vari livelli per contrastarne la du-rezza fino a collaborare alla de-finitiva chiusura avvenuta nel 1999.

La mia ricerca personale è pro-seguita oltre il laboratorio uni-versitario: ne è nato un raccon-to che nel tempo si è ampliato e che continua a modificarsi, per me è una sorta di cantiere in cui confluiscono suggestio-ni, esperienze, idee nuove.

L’idea del racconto nasce dall’incontro con un libro dal titolo D’ogni dove chiusi si sta male edito da Sensibili alle Fo-glie, nel quale è pubblicato il quaderno di una giovane don-na, Lia Traverso, che scrive mentre era internata nel Mani-comio di Roma. La storia di Lia è stata ricostruita sulla base dei suoi scritti, delle testimo-nianze dello psichiatra che li ha raccolti e di quelle di chi, in quegli anni, lavorava al Santa Maria della Pietà.

Ringrazio Sensibili alle Foglie per avermi permesso di leggere le parole di Lia direttamente dal suo manoscritto conservato nell’archivio e per la fiducia e l’incoraggiamento sempre ma-nifestatomi nel proseguimento di quest’avventura. Sviluppare questo lavoro, continuare a la-vorarci nel tempo, è diventata una necessità personale che ha profondamente cambiato il mio sguardo sulle cose.
La storia di Lia infatti, è sì una storia che appartiene alla me-moria, ma purtroppo resta an-cora attuale perché, se i mani-comi sono formalmente chiusi, alcune strutture segreganti ci sono anche oggi e soprattutto alcuni atteggiamenti sopravvi-vono dentro di noi. Il manico-mio esiste ancora, spostato o decentrato, nella nostre paure, nei nostri preconcetti verso l’altro, nella tendenza della so-cietà ad escludere ciò che non ci piace.

Una narratrice legge stralci di diario, da cui estrae gli oggetti della storia che danno concre-tezza ai fatti, mostrando la quo-tidianità di un’esistenza ai margini. Lia Traverso è una ra-gazza che fa cose quotidiane, “normali”: usa forchette, coglie fiori e guarda il cielo dalla fi-nestra. Una finestra sbarrata.

Quello che accade non accade in un mondo e in un tempo lon-tano ma qui a Roma nel 1970, gli anni in cui si facevano im-portanti lotte sociali per i diritti e per la libertà.

Questa vicenda tutta al femmi-nile, è purtroppo identica a quella di tanti altri uomini e donne senza nome che come lei hanno vissuto la dolorosa esperienza del manicomio e ri-percorre da un punto di vista ravvicinato, alcuni momenti della storia del manicomio, della nostra storia, di un crimi-ne perpetuato a lungo a spese di un pezzo fragile di umanità.

Carlotta Piraino

immagine-1.png

 

prima iniziativa giugno 7, 2007

Filed under: Uncategorized — virtu3demile @ 3:38 PM

factoryoccupata.jpg